Giampaolo Monacelli

Chirurgia della mano e del piede

a Roma

Algodistrofia

Questa sindrome di cui sappiamo poco è invece condizione estremamente frequente riferibile ad un quadro doloroso particolarmente intenso che segue in genere traumi di varia natura (fratture, distorsioni, interventi chirurgici o ustioni).

Il persistere di dolore a distanza di oltre 3-4 mesi da una guarigione clinica di un evento traumatico può definire la diagnosi.

L’estrema complessità della sindrome in cui il dolore è elemento tipico può evidenziare l’associazione anche di tremori, sudorazione, limitazione articolare che non rispondono ai comuni antinfiammatori.

Il dolore viene definito neuropatico si manifesta come bruciore, si esaspera di notte.

La cute degli arti interessati diviene sottile ed ogni contatto ipersensibile.

Essendo molto complessa di ampia gamma di manifestazioni la diagnosi è spesso tardiva.

La natura di questa affezione è sconosciuta ma sicuramente non dipende dall’entità del trauma potendosi scatenare anche per minimi traumatismi.

La terapia complessa deve insistere sull’aspetto rieducativo in particolare neurologico, farmaci neurolettici.

Molto promettente l’uso degli anestetici locali in specifiche aree cutanee e miofasciali.

Questo trattamento definito neuromodulativo determinerebbe un reset funzionale del sistema dolore alterato.

Il trattamento prevede l’inoculazione in determinate aree di minime quantità di anestetici locali con aghi molto sottili (ipodermici) in una serie di trattamenti per cicli terapeutici di 6 – 8 sedute. La risposta al trattamento è definitiva per cui non vi è indicazione alla ripetizione di ulteriori cicli.